Carpe diem

venerdì, febbraio 26, 2016

Siae e libertà d'espressione

La musica. Ahhh la musica! quanto è bella e quanto è difficile proporla in pubblico. Gli autori negli ultimi anni hanno dovuto fare i conti con l'avvento della rete e dei brani sempre più disponibili gratuitamente, le grandi etichette perdono il controllo dei loro contenuti protetti e i negozi di dischi chiudono. Tutto questo è certamente un peccato, produrre un disco è un lavoro che coinvolge molte persone e richiede a loro molto tempo ed è impensabile pensare che lo facciano gratuitamente. Ma il rendere conto a chi scrive musica va imposto anche a chi possiede un'attività commerciale e vuole tenere una chitarra a disposizione di chi voglia suonarla al tavolino con gli amici? ebbene si. Pur garantendo l'esecuzione assolutamente improvvisata di brani senza alcuno spartito e in modo assolutamente casuale, senza alcun pubblico nè pubblicità, viene richiesto un canone annuo per poter avere uno strumento musicale. Nel caso in cui non si possieda questa sorta di licenza e un avventore del bar si porti una chitarra da casa e si metta a suonare, è necessario intervenire per farlo smettere. Tutto questo va al di la della tutela del diritto d'autore, io credo che vada a ledere la libertà d'espressione dei cittadini e sono convinto che non sia legittimo. Se qualcuno ha idee in merito lo invito a condividerle.