Carpe diem

lunedì, novembre 17, 2014

La Chiesa nel mondo di Dio

La Chiesa è depositaria di sapere. Ma Dio è misericordioso, la Chiesa non lo è. Mancare nel rispetto dei precetti cattolici significa non poter pretendere comprensione cattolica. Solo divina. Magra consolazione.
 E su questo, per quanto violento, nessuno dovrebbe avere nulla da ridire: Nessuno ci costringe alla fede, parliamo di un rapporto intimo e privato e venire additati da colui che è nostro giudice solo finchè glielo consentiamo è una condizione tanto priva di stress da risultare quasi ridicola, costruita e conservata solo dal nostro senso di appartenenza alla Chiesa. Ma cosa succede se la mia fede è una parte sostanziale del mio mondo e della mia vita? cosa succede se la fede è ciò a cui tengo di più, forse tutto ciò che ho?
 Sono una pecorella, Dio è il mio punto di riferimento, il mio credo. La chiesa è la sua comunità sulla terra, la comunità di coloro che credono in lui. Chi si sente parte di questo non è più nelle condizioni di scegliere. L'esempio scritto sopra era volutamente fuori luogo, quello del giudice. Chi è cattolico, non è nello stato mentale di abbandonare il suo giudice e troppo spesso è il giudice che lo abbandona. Anche se molto meglio sarebbe dire che è un padre che abbandona il figlio e mai esempio sarà più centrato.
Sono convinto che il mondo cattolico abbia perso il suo senso di "comunità che vive nella sequela di Gesù Cristo" La frase che ho scritto all'inizio, che Dio è misericordioso e la Chiesa non lo è, è una realtà, conosciuta, ammessa e perfino difesa dalla Chiesa stessa. Cosa di cui bisognerebbe vergognarsi da uomini, da cittadini, figuriamoci da presunti pastori del gregge dell'umanità, per di più in nome di Dio.
Abbandonare il Gay, il Divorziato, il Convivente, il matrimonio senza figli, la conversione, l'ateismo.
Se un Dio esiste, sono convinto che non sia credente.