Carpe diem

martedì, novembre 18, 2014

Il fine giustifica i mezzi?

Quando la nostra agiatezza di cittadini occidentali non viene data per scontata, i motivi che hanno portato alla nostra fortuna sono spesso scovati nelle condizioni climatiche, nel territorio o nelle abilità degli uomini che nella storia hanno portato l'occidente alla sua forma attuale. A nessuno viene in mente che, prima che venga colto in fallo, la casa del ladro è molto più sfarzosa di quella dell'onesto lavoratore. Il virus che ha colpito il mondo intero è il pensiero economico occidentale: dove non fa proseliti fa schiavi. Per mantenere noi fortunati occidentali a un livello di vita spaventosamente sopra le possibilità del pianeta, devono da qualche parte esserci altri esseri umani che compensano questo squilibrio, vivendo dei nostri scarti. Ora, da molti a questo punto, per risultare pungenti e controcorrente (perciò dando agli altri degli ipocriti) si sente dire: "e allora? dove sta il problema? chi ci vede fare questo? a chi importa?" Io non credo che importi a qualcuno o a qualcosa perché i punti interrogativi poco sopra pongono domande sbagliate e poco interessanti.
Il punto è se tutto ciò sia giusto e sostenibile. Mantenere il mondo in guerra, squilibrato e distante è il più azzardato errore che si possa pensare di fare.
Il mondo ha sempre fatto saltare le teste giuste, in una economia che solo lui conosce.
Vorrei non fossero le nostre, anche se ce lo meriteremmo.