immagine e rapporti
L'immagine che ciascuno ha di sé stesso è uno di quei temi che si affrontano in continuazione e che pare di non aver mai sviscerato fino in fondo. Essere eleganti per essere piú credibili sul lavoro, ma anche essere determinati e apparire risoluti e decisi in un rapporto affettivo travagliato o più semplicemente fare i simpatici quando, in realtà, non si ha nessuna voglia di ridere. Queste sono tutte situazioni in cui ciascuno di noi ha tentato di immedesimarsi, rispettando le proprie naturali inclinazioni, con lo scopo di apparire, agli altri e a sè stessi, in modo congeniale a ciò che in un dato momento ci è sembrato importante, utile, adeguato. Che consapevolezza abbiamo del fatto che quello che noi chiamiamo "carattere" è il semplice prodotto di ciò che in un dato momento ci è arrivato come stimolo esterno e la nostra volontà di interfacciarci con esso? Ciascuno di noi è identificato e definito sulla base del rapporto con gli altri. La personalità in senso stretto, slegata cioè da una qualunque relazione interpersonale si riduce ad un semplice sostrato incapace di fornire determinazioni e caratteristiche. È nella relazione che si formano le persone, perciò è impossibile distinguere tra chi siamo e che maschere indossiamo con gli altri. Tutte quelle maschere definiscono il nostro carattere tanto quanto le nostre più profonde convinzioni.
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