Carpe diem

venerdì, marzo 05, 2010

Problemi e soluzioni di problemi

Non credete che l'integrazione sia un fenomeno complesso? che perciò richieda una certa cognizione di causa per essere capito (e gestito), i meccanismi individuali e, soprattutto, sociali che permettono a due culture di metabolizzarsi a vicenda sono molto difficili da interpretare, tant'è che da un secolo almeno grandi studiosi dibattono su modelli, schemi e idee a questo proposito.
Fin qui niente di nuovo pare. E invece no! Questo semplice concetto, questa presa di coscienza, siamo in molti a volerla sentir girare nella testa di chi ha per forza intenzione di "farla facile". E non parlo dei politici, lì ci sono altri interessi (non è solo ignoranza), parlo della gente comune. "Globalizzazione", "cultura", "religione", "integrazione", sono parole che andrebbero centellinate, usate sempre sapendo di non sapere, parole da capire, da studiare nelle università, non sui giornali o alla tv. Assistiamo invece al festival del qualunquismo ogni giorno di più. Riconoscendo la enorme complessità del fenomeno verrebbe da sé porsi qualche domanda riguardo l'efficacia e l'oculatezza di certe posizioni troppo semplicistiche. Questa cosa così ovvia e banale sarebbe tutto, ma non arriva. E, per dirla con Bergonzoni: "Chiedo molto, perchè è di molto che abbiamo bisogno. Il "poco" abbiamo già visto i danni che fa".