Carpe diem

mercoledì, gennaio 11, 2006

Le leggi: il minimo lavoro e il pessimo lavoro

Dunque... io sono sempre vissuto seguendo la prima, che dice:
ottenere decenti risultati facendo il minor lavoro possibile
In pratica significa che se devi andare a piedi al punto x e puoi fare una strada lunga e una corta, scegli quella corta! è ovvio. Diventa più difficile se viene applicato allo studio: prendere un buon voto facendo il meno possibile, come si fa? il voto è direttamente proporzionale allo studio, come si può quindi studiare meno e prendere un voto uguale a quello che avremmo preso se avessimo studiato adeguatamente? per questo ho creato la seconda legge:
La legge del pessimo lavoro:
nello studio non contano i risultati, l'importante è che hai fatto il meno possibile
questo in effetti risolve i problemi, ma come gestire i pessimi risultati? beh... fino adesso non ho avuto pessimi risultati, anzi... se dovesse capitare mediterò.
Queste leggi, almeno la seconda, sono adottabili da chiunque con moderazione e ragionamento però, non voglio essere responsabile di cose tipo un 4 di storia o cose del genere ok? Ogni riferimento è deliberatamente volontario.

1 Comments:

  • Vedo con piacere che le discussioni serali hanno sempre dei postumi riflessivi notevoli... Potendo, comunque, la prima "legge" è preferibile...! :)

    By Blogger Radiant, at 12:47  

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