Consigli per la lettura 3
Giorgio Bassani - Il giardino dei Finzi-Contini
Una storia molto triste...
La vicenda è ambientata ai tempi del fascismo e delle leggi razziali che colpirono tante famiglie ebree, e che esclusero i giovani dalle scuole pubbliche e da ogni attività sociale o ricreativa. Per questo motivo Ermanno e Olga Finzi-Contini rompono la loro cortina di riservatezza e aprono i cancelli del proprio giardino a un gruppo di coetanei di Alberto e Micòl. Fra questi giovani c'è anche l'io narrante, già da tempo affascinato da quel luogo, ma soprattutto dal modo d'agire enigmatico e imprevedibile di Micòl. Con la ragazza nascerà una storia, interrotta bruscamente dalla tragedia della guerra e delle deportazioni.
Fra le prime pagine del libro c'è un passo che acquisterà valore con la lettura, mano a mano che ci si affeziona ai personaggi, e che chiunque, giunto alla fine del libro, vorrà andare sicuramente a rileggersi, lo cito:
Una storia molto triste...
La vicenda è ambientata ai tempi del fascismo e delle leggi razziali che colpirono tante famiglie ebree, e che esclusero i giovani dalle scuole pubbliche e da ogni attività sociale o ricreativa. Per questo motivo Ermanno e Olga Finzi-Contini rompono la loro cortina di riservatezza e aprono i cancelli del proprio giardino a un gruppo di coetanei di Alberto e Micòl. Fra questi giovani c'è anche l'io narrante, già da tempo affascinato da quel luogo, ma soprattutto dal modo d'agire enigmatico e imprevedibile di Micòl. Con la ragazza nascerà una storia, interrotta bruscamente dalla tragedia della guerra e delle deportazioni.
Fra le prime pagine del libro c'è un passo che acquisterà valore con la lettura, mano a mano che ci si affeziona ai personaggi, e che chiunque, giunto alla fine del libro, vorrà andare sicuramente a rileggersi, lo cito:
E mi si stringeva come non mai il cuore al pensiero che in quella tomba, istituita, sembrava, per garantire il riposo perpetuo del suo primo committente -di lui, e della sua discendenza- uno solo, fra tutti i Finzi-Contini che avevo conosciuto ed amato io, l'avesse poi ottenuto, questo riposo.Una lettura quasi obbligata, molto emozionante, e, visto l'argomento, anche molto triste.
Infatti non vi è stato sepolto che Alberto, il figlio maggiore, morto nel '42 di un linfogranuloma; mentre Micòl, la figlia secondogenita, e il padre professor Ermanno, e la madre signora Olga, e la signora Regina, la vecchissima madre paralitica della signora Olga, deportati tutti in Germania nell'autunno del '43, chissà se hanno trovato una sepoltura qualunque.
1 Comments:
Hai cambiato spacciatore?
By Endrius, at 20:22
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